Francesco Lo Conte

Ho capito che mi piaceva fare da Cicerone fin da piccolo, fin da quando il mio professore di Educazione Artistica, portava la classe ai Templi di Paestum e mi lasciava spiegare ai compagni le bellezze che cotemplavamo.

Queste prime esperienze, hanno condotto Francesco, nel 2006 ad una laurea magistrale in Conservazione dei Beni Culturali, presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ed una Specializzazione in Archeologia Medievale presso l’Università degli Studi « Aldo Moro » di Bari.

La sua passione per l’archeologia si concretizza nel 2000, con la prima partecipazione ad una campagna di scavo archeologico :il sito medievale dell’Abbazia di San Vincenzo, a Castel San Vincenzo al Volturno, in Molise. Molti altri seguiranno, come lo scavo di Mote Sannace (BA) o l’Ipogeo Manfredi di Poligano a Mare (BA). L’amore per la sua regione d’origine, l’Irpinia e per il sud lo portano a vincere numerose borse di studio presso il CESN (Centro Europeo di Studi Normanni). Nel 2009 viene selezionato per far parte dell’equipe di archeologi, incaricati di seguire dal punto di vista archeologico, la realizzazione di una grade opera : il metanodotto Massafra-Biccari.

I numerosi scavi ai quali partecipa, comportano un continuo cambio d’indirizzo e continui viaggi tra Nord e Sud, tra Valle d’Aosta e Puglia.

Nel 2011, da buon medievista, organizza il suo primo viaggio in Belgio. Carlo Magno, Giovanna D’Arco, Carlo Quinto, le grandi cattedrali gotiche, le abbazie ed i libri di Hennry Pirenne avevano alimentato per anni il suo immaginario e finalmente tutto si concretizza. E amore fu.

In una fredda giornata del 2012, Francesco atterra a Bruxelles e senza esitazioni questo diventerà il suo domicilio fisso.

 Convinto del fatto che, Il viaggio da esperienza intima e personale se condiviso diventa un bene comune, una pratica eccellete per trovare noi stessi attraverso i luoghi, i costumi, la storia. Decide di trasformare la sua passione nella sua professione,  seguendo una formazione come operatore turistico, grazie alla quale, non solo ha acquisito una conoscenza dei segreti del mestiere ma ha potuto scoprire altre passioni quali l’Archeologia Industriale e la Botanica.

Nel 2014 iniziano le prime guide touristiche ufficiali. Grazie al suo diploma raggiunge l’equipe di importanti ASBL come Itinéraires SH e di diversi musei del Paese, ma soprattutto si offre a lui un’occasioe inaspettata e inpensata.

Il suo entusiasmo, la sua voglia di scoprire e di condividere, il suo sorriso e la sua parlantina, non sono passati inosservati all’Orto Botanico di Meise, tanto che viene invitato a raggiungere l’equipe di guide ed animatori de Plantentuin van Meise. Da ormai 6 anni, come un vero Marcovaldo, non smette di stupirsi e di stupire i suoi turisti, attraverso passegiate nella natura urbana e periurbana.

L’amore per il paese che lo ha accolto traspare in ogni suo gesto, in ogni suo racconto. Che sia a piedi, in bus, in bici o in treno lasciatevi guidare e scoprirete che questo piccolo Paese nascode gradi ricchezze.