Giugno 1946-Giugno 2021: quest’anno si celebra il 75° anniversario dell’accordo tra l’Italia ed il Belgio a seguito del quale migliaia di italiani arrivarono per lavorare nelle miniere.In occasione di questa ricorrenza vi proponiamo “Gli italiani e la mina”, una poesia di Ulderico Liegghio, della miniera di Houthalen nel Limburgo. Abbiamo scelto questo testo dal libro “…per un sacco di carbone” (del quale consigliamo vivamente la lettura).
Ecco la versione integrale:
« Ne da poeta, ne da scrittore,
Solo da semplice lavoratore,
Cerco di far della rima discreta
Di questi versi l’unica meta
Tutti sappiamo che l’anno passato
L’Italia col Belgio concluse un trattato,
La nostra Patria, distrutta, straziata
Dagli stranieri venduta…pelata.
Tocca a noi figli lasciar le sue porte,
Per far poi si che, preste risorte,
Quelle bellezze che i nostri antenati
Diedero agli uomini cattivi ed ingrati.
Con la speranza poter farne tanti,
Fisso lo sguardo rivolto, avanti,
Molti i abbia detto: “Son tutti matti!”
Venire in Belgio, poter lavorar.
Nessun io credo sapea della mina
La vita dura, pesante e…barbina,
E se qualcun ci voleva consigliare
Noi si pensava: lo fa per barare
Ma poi guardando gli articoli fatti
Ma poi guardando gli articoli fatti
Che se obbligati saremo, in miniera,
Presto faremo a varcar la frontiera.
Siculi, veneti, toschi e lombardi,
Giunti nel Belgio, chi presto o tardi,
Si son riuniti nei vari bacini,
In case e baracche che chiaman…” villini”
In modo speciale la zona fiamminga.
Per me e per gli altri, andasse a raminga!
Chi fra noi tutti può interpretare
Quello stranissimo loro parlare!
Ecco un articolo non rispettato,
Tanto che ognuno si sente inquietato,
È il quindicesimo del nostro contratto:
In ogni mina, l’interprete adatto!
Ve ne son altri, di grande importanza,
Che rascurati per falsa ignoranza,
Portano a tutti, stranieri operai,
Un sacco di mali, un mare di guai.
Abbiam lasciato il capo d’arare,
Per poter meglio i figli aiutare
E i nostri cari paesi lontani…
E non ci devon trattar da cani! »