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Con le patatine fritte in Belgio non si scherza!

Una barquette di patatine fritte

Per i belgi la preparazione delle patatine fritte non è uno scherzo! Per cucinarle « come si deve » occorre infatti sapersi destreggiare nella tecnica della seconda cottura, o doppia frittura, nell’olio vegetale o, come da tradizione, nel grasso bovino. E le patate? Da non dimenticare che tradizionalmente si usa la varietà « bintje » per prepararle. Oltre che le classiche patatine “da passeggio” qui in Belgio troverete molti piatti locali accompagnati da patatine fritte. Giusto per menzionarne alcuni: lo stufato fiammingo (carbonade flamande), le cozze, la bistecca alla tartara. Questa specialità belga si può acquistare nei caratteristici « fritkot ». Si tratta di chioschi che si possono trovare un po’ ovunque, pensate che si stima che ce ne siano circa 5000 sul territorio belga. Come possiamo trovare sul sito internet della UNIFRI (Union Nationale des Frituristes) e del NAVEFRI (Nationaal Verbond van Frituristen) la cultura del fritkot belga è riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dalla comunità fiamminga dal 2014 e come capolavoro del patrimonio orale e immateriale della Federazione Vallonia-Bruxelles dal 2016. Nel 2017 viene inoltre riconosciuta dalla comunità germanofona del Belgio e iscritta nell’inventario del patrimonio culturale immateriale della Regione di Bruxelles Capitale. In poche parole si tratta di una tradizione riconosciuta e rispettata.

Nella pratica un buon « paquet de frites » può essere consumato nel tipico « cornet » (un cono di carta) oppure in una “barquette” (le vaschetta).

La settimana scorsa ci siamo recati a Bruges e ci siamo offerti una barquette di patatine fritte locali. Dorate e croccanti, il loro sapore ci ha accompagnato in una passeggiata per la città.

Deliziose!

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