In Belgio non è veramente Natale senza una bella colazione a base di cioccolata calda nella quale intingere una delle brioche più squisite he si possano immaginare: il « cougnou »!
Questo pane dolce, tipico della Vallonia, è infatti preparato nel periodo natalizio e si declina in diverse ricette per tutti i gusti: al naturale, con uvetta, con perle di zucchero o, più recentemente, con pepite di cioccolato. La sua forma stilizzata richiama quella del bambin Gesù fasciato ed è spesso accompagnata da un altro piccolo bambinello in zucchero fondente che viene posto sopra la brioche.
Il termine « cougnou » è menzionato per la prima volta nel XVII secolo e deriverebbe da « quenieux », un piccolo pane realizzato con uova e latte già consumato in Vallonia. Questa parola deriva a sua volta da « cuneolus » (piccolo angolo), poiché la forma originaria di questa brioche nel Medioevo era triangolare ed è solo nel XVI secolo che avrebbe preso la forma attuale di bambinello. Un’altra etimologia metterebbe invece in rapporto la parola « cougnou » con la parola latina « cunae », cioè culla, sempre in riferimento al bambino.
Durante il Medioevo il cougnou veniva offerto al Signore del luogo, al sacerdote
e alle altre persone importanti del villaggio, solo nel XIX secolo cominciò ad essere distribuito come strenna ai bambini il giorno di Natale.
Una curiosità, nella cittadina di Andenne il cougnou è anche oggetto di un gioco tradizionale, originariamente una lotteria organizzata dopo la messa di mezzanotte. Oggi al posto della lotteria si organizza nei bar un gioco di carte con 10 giocatori che si dividono dei lotti degressivi di cougnou dal più grande (di ben 950 gr!), al premio di consolazione di 125 gr, chiamato « la truie », cioè la scrofa.
Non vi resta che portare un pizzico di Belgio nelle vostre case e scommettere brioche anziché soldi durante i classici giochi di carte che allietano questi giorni fra amici e parenti.
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