I VIP del Belgio: Claudio

Come ti chiami e quanti anni hai?

Mi chiamo Claudio Capanna e ho 41 anni

Di dove sei?

Roma

Raccontaci di te

Ho studiato cinema documentario a Parigi (Ateliers Varan) e molti colleghi della scuola vivevano a Bruxelles. Sono rientrato per un paio d’anni a Roma in seguito e ho iniziato a collaborare con Arte. Questi incontri mi hanno quindi portato a conoscere Bruxelles e mi sono trasferito nel 2010.

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

La multiculturalità e la tranquillità quotidiana. Io e mia moglie siamo entrambi italiani, ma abbiamo amici che provengono da ogni parte d’Europa e del Mondo. In compenso è possibile vivere in modo rilassato (non come a Parigi o a Roma).

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

Il suo surrealismo, però in parte me lo aspettavo anche prima di trasferirmi.

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

Una foto scattata nelle Hautes Fagnes

Ci sono alcuni luoghi nelle Hautes Fagnes, e nelle Ardenne in generale, molto simpatici e rilassanti.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

Le librerie « d’occasion » nel centro di Bruxelles. Ci vado (andavo prima della pandemia) regolarmente e trovo tantissime perle: libri d’arte, fotografici o saggi. Per me è molto rilassante entrare in una libreria.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

L’Italia ce l’ho a casa con mia moglie, i nostri amici. Ci sono ottime pizzerie a Bruxelles, meno i ristoranti. Non sono un nostalgico, ma ho mantenuto un rapporto strettissimo con la cultura italiana, i libri, i films e la musica.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

Stoemp sicuramente. La birra ne bevo poca perché ho il diabete, ci sono ottime birre indipendenti a Bruxelles.

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Bruxelles non è turistica, bisogna passeggiare nei piccoli vicoli, perdersi nelle librerie, prendersi una pausa nelle « terrasses ».

Grazie Claudio! Anche noi adoriamo perderci nelle librerie 🙂

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La Collegiata di Sainte Gertrude di Nivelles

Si trova nel cuore della città vallona di Nivelles ed è una delle nostre chiese preferite del Belgio. Fu fondata nell’XI secolo ed è dedicata a Santa Gertrude di Nivelles, che morì nella città vallona nel VII secolo. La chiesa fu severamente danneggiata dai bombardamenti del 1940. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fu intrapreso un processo di restauro, completato negli anni ottanta. Per la scelta del nuovo stile architettonico del restauro fu coinvolta la popolazione locale. Anche la cassa reliquiaria della Santa venne distrutta. Venne quindi in seguito creata una cassa contemporanea che ancora oggi viene particolarmente venerata dagli abitanti di Nivelles e non solo. Ogni anno viene infatti svolto “Le Tour Sainte Gertrude”, una processione in onore della Santa.La chiesa è un vero gioiello, bellissimo da ammirare all’esterno. Anche il suo interno non scherza: la navata centrale misura più di cento metri di lunghezza!

I VIP del Belgio: Valentina

La nostra Valentina mentre gusta una buona birra belga

Come ti chiamo e quanti anni hai?

Mi chiamo Valentina e ho 43 anni

Di dove sei?

Di Ariano Irpino (av)

Raccontaci di te

Vivo qui da 2 anni circa, ho seguito mio marito e viviamo a Ixelles con le due nostre bimbe Marta e Arianna. L’inizio della nostra avventura qui è stato molto movimentata, grazie alla energia della piccola Arianna, io mi sono concentrata molto sul nuovo assetto familiare, ma sono un’insegnante e per questo motivo desidero proseguire la mia carriera interrotta bruscamente in Italia, per ricucirla in questo Paese.

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

Adoro il “c’est pas grave”, ormai una vera e propria filosofia con cui abbiamo imparato ad affrontare le piccole cose in famiglia!

Grazie al suo ombrello, Valentina non ha paura della pioggia!

In Belgio nulla sembra costituire un ostacolo, in particolare le condizioni meteorologiche variabili: se si programma un picnic, cascasse il mondo, si fa! Come mamma noto che i bimbi sono sempre impegnati in molte attività e questo li rende indipendenti e capaci di adattarsi ad ogni situazione.

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

La cosa più divertente è incappare, agli angoli delle strade, o vicino alle case, in un cumulo di cose vecchie, spesso evidentemente deteriorate e inutilizzabili, con un incoraggiante cartello con su scritto “à donner”! Non si capisce se sia la pigrizia o la parsimonia, o semplicemente uno spirito goliardico, ad avere la meglio.

La cosa più strana sono i vicini di casa, super gentili ed educati, ma delle vere serpi pronte a sparlare dei condomini, delle loro abitudini che sbirciano dalla finestra o dalle telecamere del palazzo.

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

Mi è piaciuto molto il beghinaggio di Lovanio, autentico e affascinante, anche la città è molto accogliente, vivace, piena di turisti e studenti di diverse provenienze.

In famiglia ci piace scoprire percorsi nella natura da fare a piedi o in bici, ho acquistato un vecchio libro dal titolo Guide de Promenades vertes aux alentours de Bruxelles (Clicca qui per scaricare una guida pdf) e prendiamo ogni tanto spunto da quello per scoprire nuovi percorsi. Grazie a questo testo abbiamo scoperto il Rouge Cloître che è davvero un luogo evocativo, affascinante e bellissimo.

Una foto scattata da Valentina al Bois de la Cambre

Durante la primavera 2020 abbiamo poi scoperto la meraviglia della fioritura dei ciliegi giapponesi, che si possono trovare lungo i viali di Bruxelles: l’dea di un mondo rosa in pieno lockdown, strideva in quei giorni di forte incertezza sul futuro, ma rendeva meno malinconici le nostre giornate lontane dalla nostra amata Italia.

Provenendo da una regione di confine, l’Irpinia non è mai nè Campania né Puglia, ho apprezzato moto andare ai tre confini (Belgio-Germania- Olanda) presso la Torre Baudoin. Dalla torre panoramica è possibile ammirare quanto ti circonda, mentre il parco permette di camminare o fare pic-nic.

Un giro in bicicletta in famiglia al Bois de la Cambre

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

La prima volta che sono venuta, in vacanza a Bruxelles, ho adorato Les Marolles e i chioschi con les escargots! Ma adesso che vivo qui mi piace molto camminare nel Bois de La Cambre.

Mi piace tantissimo andare da Pêle-Mêle, il classico posto dove puoi trovare delle autentiche chicche tra fumetti, libri, giochi e anche libri in italiano! Anche se non compro nulla, mi piace rovistare e mischiarmi con gli avventori, che hanno sempre l’aria dei collezionisti a caccia di perle rare.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

Da Italia Autentica? 😆 no scherzo, mi piacciono quei vecchi bar che ancora portano dietro gli odori delle serate tra vecchi amici e mi ricordano il « bar » del paese ! Ce ne sono alcuni nel quartiere Marolles, ma in generale in tutti i quartieri.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio? Descrivicelo, facci venire l’acquolina in bocca!

Difficile far venire l’acquolina in bocca parlando di cucina belga, ma l’odore di certe boulangerie a metà mattinata ti stende! A me e mio marito piace scoprire nuove birre, lui adora le Cantillon, che io apprezzo meno.

Ma un’altra missione che abbiamo, è quella di stilare una classifica di famiglia delle migliori friteries di Bruxelles: la nostra personale top 3 colloca il Tram de Boitsfort al primo posto, seguita da Frit-Flagey e Fritland.

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio.

È un paese che promuove molte iniziative culturali. I mesi di giugno e luglio garantiscono temperature più accettabili.

Grazie mille Valentina! La tua intervista è molto ricca e utile!

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Le Serre Reali di Laeken: da oggi più « verdi »

Come ogni anno le Serre Reali di Laeken, grandiosa opera ottocentesca realizzata per volere del Re Leopoldo II su progetto dell’architetto Alphonse Balat, aprono le porte al grande pubblico. La loro costruzione si estese su circa 30 anni dal 1874 al 1905 e vide la collaborazione del giovane Victor Horta, all’epoca attivo nell’atelier di Balat. La meravigliosa struttura in acciaio e vetro, che copre una superficie di circa 2,5 ettari, fu certamente fra gli elementi precursori dello Stile Liberty che da lì a poco “fiorirà” nelle vie della capitale belga, in particolare proprio grazie ad Horta. Una passeggiata nella “Cité de verre” è quindi un’occasione unica per ammirare non solo una ricchissima collezione di piante provenienti dai 4 angoli del pianeta (alcune delle quali hanno più di 200 anni!), ma anche per apprezzare appieno le sorprendenti innovazioni architettoniche che, come anche per il Crystal Palace di Londra realizzato per l’Esposizione Universale del 1851, traevano respiro dalle nuove possibilità offerte dalla rivoluzione industriale, in particolare dall’industria siderurgica, vero fiore all’occhiello dell’economia belga del tempo.Per garantire la sopravvivenza di piante sub-tropicali, come palme e banani, abituati a climi ben più caldi, Balat si adoperò anche per assicurare alle serre una temperatura costante che non scendesse mai sotto i 10°. A questo scopo venne costruita una rete di ben 28 km di tubi che percorrono l’intero complesso e garantiscono un efficiente sistema di riscaldamento. Unica pecca, il dispendio energetico ne risulta molto elevato, ma probabilmente questo aspetto meno preoccupava al tempo in cui il Belgio basava la sua economia sullo sfruttamento del carbone, fonte energetica abbondante ed economica presente nel suo sottosuolo.Oggi invece l’impatto ecologico di questo mastodontico complesso è al centro delle riflessioni di gestione sostenibile. Basti considerare che le emissioni annue dovute al riscaldamento si aggirano attorno alle 2500 tonnellate, l’equivalente del consumo annuo di circa 1000 automobili. Da qui l’idea di rendere le serre ancora più “verdi” grazie ad un nuovo sistema di riscaldamento che si basa sul recupero dell’energia residua proveniente dall’inceneritore di rifiuti alle porte di Bruxelles. Dal 2021 un percorso di 4,5 km di tubi collegano le Serre all’inceneritore, garantendo una riduzione del 90% del consumo di energia fossile e abbassando quindi notevolmente il bilancio di emissioni di Co2.Se quindi di “verde” non amate solo le piante, ma anche lo stile di vita, da quest’anno avete un motivo in più per visitare le meravigliose Serre Reali di Laeken!Visite dal 13 Maggio al 6 Giugno 2021  PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

#serre #laeken #serrereali #belgio #serresroyaleslaeken #bruxelles #brussels

I VIP del Belgio: Luca

Come ti chiami e quanti anni hai?

Mi chiamo Luca e ho 36 anni

Di dove sei in Italia?

Sono di Napoli

Raccontaci di te

Sono arrivato a Bruxelles circa 7 anni fa con l’unico obiettivo di vivere all’estero. Lavoro nel campo dell’alimentazione sostenibile in circuito corto e spero di poter continuare questo percorso (covid permettendo). vivo con la mia ragazza, francese, nel quartiere di Forest, ho un giardino con orto e galline e son molto contento!

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

Mi aspettavo una città ed un popolo che rappresentasse i clichés nordici, e invece no! Si tratta di una città a metà strada tra il nord e il sud dell’Europa .

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

Bruxelles, la capitale: non mi sento uno straniero, non mi sento osservato, non mi sento un estraneo.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

Non è il mio luogo preferito ma mostra bene cosa mi piace di Bruxelles: Petite rue Malibran, a due passi da Place Flagey. Si trova nel mezzo della città, tra una piazza sempre affollata, bar e terrazze pieni, strade trafficate. Questa stradina però sembra trasportarti in un piccolo villaggio di provincia con le sue casette, le mille piante, gli alberelli ed una calma surreale.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

La trovo tra gli amici italiani, con espressioni, modi di fare e personalità che non trovo tra gli « stranieri »

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

Le cosiddette birre speciali, le uniche che possono sostituire un buon vino durante un buon pasto.

Per scoprire le birre del Belgio vi consigliamo la guida di VisitFlanders.

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Essere curiosi e cercare il piacere nei piccoli dettagli

Grazie mille Luca! Seguiremo sicuramente il tuo consiglio 🙂

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Oasi portabile

No! Non è uno scherzo. Lo spazio verde è un’esigenza di tutti. Non solo le autorità, ma anche noi singoli cittadini, possiamo fare qualcosa per aiutare la natura. Basta poco che ci vuole?!?! Lo dimostra l’artista Alain Verschueren con la sua « Oasi Portabile« . L’artista passeggia per la città di Bruxelles senza passare inosservato. Il messaggio è chiaro e diretto ed invita a molteplici riflessioni. Rendiamo la nostra vita più verde, rendiamo l’aria più pulita, fermiamoci un attimo a guardare la natura! Possiamo imparare molto. Solo così possiamo capire quanto sia importante trovare un’equilibrio tra spazio urbano e natura. Per noi stessi ma soprattutto per le generazioni future. Un vaso sul tuo davanzale può essere una piccola spinta alla biodiversità. Lo dicevano anche i Puffi. Allora cosa aspetti? Corri a piantare un fiore sul tuo davanzale.

Il monumento al lavoro

In occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, vi presentiamo il “Monument au travail” creato da Constantin Meunier (1831-1905). L’emblematico artista belga inizia ad interessarsi alla creazione di un monumento al lavoro negli anni ’80 del XIX secolo. Si tratta di un’opera interamente dedicata ai lavoratori, per omaggiarli e glorificarli. Il talentuoso Meunier ha saputo esprimere l’ottimismo e le preoccupazioni che caratterizzavano la fine del secolo. Purtroppo non vide mai l’insieme edificato in quanto venne inaugurato nel 1930, ben 25 anni dopo la sua morte.Si trova in prossimità del canale di Bruxelles: un sito simbolico per erigere un tale monumento visto che era il bacino di scarico delle chiatte provenienti dalle miniere et dalle industrie.Se vi chiedete chi sia la figura che si erge sul monumento, è il “seminatore”, la personificazione della fecondità, cristallizzato nel momento in cui cosparge la terra di semi. Durante le nostre visite ci troviamo spesso a parlare di Meunier, che attraverso la sua arte, conservata nei musei od esibita in molti luoghi pubblici del Belgio, ci permette di raccontare la storia del Belgio e dei suoi lavoratori.

I VIP del Belgio – Edizione Famiglie: Valentina

Come vi chiamate e quanti anni avete?

Mi chiamo Valentina, ho 40 anni e due bimbe di 8 e 4 anni.

Di dove sei?

Io sono siciliana, della provincia di Catania, e mio marito è di Roma.

Raccontaci di te

Sono un’interprete di conferenza. Sono venuta in Belgio per studiare alla scuola per interpreti e traduttori e poi ci sono rimasta. Vivo a Bruxelles dal 1998.

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

Il multiculturalismo. Potersi confrontare giornalmente con altre culture apre la mente e rende molto più tolleranti, trovo.

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

La cosa più divertente è che i belgi nederlandofoni riescono ad essere anche molto più rumorosi di noi italiani, a dispetto di quanto si possa pensare degli europei del nord. La cosa più strana è il loro sistema politico (che dopo tanti anni non mi è ancora del tutto chiaro) che nonostante tutto resiste e tiene (più o meno) unito il paese.

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio da visitare in famiglia?

Il giardino botanico di Meise è ricco di splendidi fiori

Il giardino botanico di Meise, con i suoi colori splendidi sia in autunno che in primavera. La passeggiata con i bimbi è straordinaria: tanto spazio per picnic, corse e giochi sui prati. C’è un bel ristorantino con una grande terrazza esterna e tante attività per bambini.

Qual è il tuo museo preferito a Bruxelles da visitare in famiglia?

Il Museo delle Scienze Naturali. È impressionante la parte con i dinosauri, con tante attività interattive per i bimbi. Le mostre temporanee in genere sono anche belle.

Hai una caffetteria, ristorante, gelateria preferito dove trascorrere una domenica in famiglia?

Non una sola in realtà. Di inverno la gelateria Flamingo a Schaerbeek non è male. Il gelato è buono e anche le gaufre e le crêpe. In primavera/estate prediligo le gelaterie vicino ai parchi, come la gelateria Cocozza accanto al parco Josaphat, per prendere un buon gelato da degustare passeggiando nel parco, appunto. I ristoranti sono tantissimi, ma uno dei miei preferiti è la Brasserie Mariadal à Zaventem, posto splendido, con terrazza sul laghetto e area giochi ben attrezzata.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

Se si pensa ai prodotti italiani, beh, quelli ormai si trovano ovunque! Quando sono arrivata in Belgio si trovava a stento qualche pacco di pasta, ora c’è molto anche nei supermercati di quartiere. E i supermercati italiani ormai sono sparsi in tutta la città. A livello di luoghi che potrebbero ricordarmi la mia Sicilia, no, non c’è un posto qui che possa ricordarmela. Ma non c’è da nessuna altra parte al mondo, in realtà. La Sicilia è solo in Sicilia! Lo stesso vale per Roma, ovviamente.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

Come birra, la Palm, ambrata e con una gradazione non eccessiva. Il mio piatto preferito è il waterzooi, sia di pesce che di pollo, da prendere esclusivamente in ristoranti/brasseries decenti però, perché altrimenti rischia di essere una sbobba. Il dolce preferito da me e dalla più golosa delle mie figlie è la gaufre con la panna, nelle due versioni di Liegi e di Bruxelles!

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio in famiglia

Una foto scattata al Pairi Daiza

Si può fare davvero tanto con i bambini e ci sono molti parchi naturali. Ci sono anche luoghi sorprendenti come Pairi Daiza o i vari castelli con grandi parchi, che piacciono anche tanto ai bambini. Esistono anche molte strutture ricettive adatte ad ogni gusto e necessità (dalle singole abitazioni agli chalet in strutture di tipo Center Parc e simili), a volte con alloggi insoliti che possono aggiungere un tocco di magia alla vacanza. E ormai è tutto a portata di clic. L’unico consiglio è quello di programmare per tempo, perché qui prenotano tutti con largo anticipo!

Grazie mille Valentina! In questa primavera soleggiata i tuoi consigli saranno sicuramente utili per i nostri lettori!

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25 Aprile

BUONA GIORNATA DELLA LIBERAZIONE a tutti e a tutte. Oggi si celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo il piacere di presentarvi questo monumento alla Memoria degli evasi delle due guerre che si trova a Bruxelles . L’artista Raymond Glorie ha omaggiato, con la sua opera, i prigionieri delle due guerre evasi dai campi nemici. La « V » simbolizza la Vittoria della libertà, della democrazia ma soprattutto il rifiuto della sottomissione. Inaugurato nel 2001, alla presenza della Principessa Astrid e del Ministro della Difesa nazionale, questo monumento celebra non solo i soldati belgi ma tutti coloro che hanno dato la proria vita per la libertà. Tra i soldati fatti prigionieri durante la Prima Guerra Mondiale vi erano anche molti italiani appartenenti all’acquartieramento del Secondo Corpo dell’Armata italiana in Belgio. Nel 2020, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), ha organizzato, con l’autorizzazione del Sindaco di Uccle, una commemorazione in forma privata davanti al monumento, alla quale ha partecipato anche il Presidente del Comites di Bruxelles posando simbolicamente una rosa rossa ai piedi del monumento.🌹🌹🌹Se anche voi volete commemorare questa data con una visita al Monumento, lo trovate in Square George Marlow a Uccle.

FLORALIA E IL CASTELLO di GRAND BIGARD

FLORALIA E IL CASTELLO di GRAND BIGARD –>da visitare fino al 2 Maggio!

Ogni residente in Belgio amante dei fiori e di storia che si rispetti ha, almeno una volta, visitato l’esposizione Floralia che ogni anno dal 2004 accoglie migliaia di visiatori fra aprile e maggio per ammirare il tappeto di fiori variopinti che tinteggia i 14 ettari del Castello di Grand-Bigard, appena fuori Bruxelles.È questo infatti il periodo di fioritura dei tulipani, fiore emblematico dei Paesi-Bassi che arrivò in queste zone a metà del XVI secolo dalla Turchia. Ricordiamo che a quel tempo Belgio e Olanda erano un tutt’uno e, sebbene il tulipano oggi venga associato indiscutibilmente all’Olanda, uno dei primi esemplari di questo fiore venne piantato proprio ad Anversa, dove la famosa tipografia di Christophe Plantin (Oggi Museo Plantin-Moretus, Patrimonio dell’Unesco), pubblicò le prime opere su questo fiore scritte dal botanista Carolus Clusius .Ai nostri giorni, quella che è la più grande esposizione floreale del Belgio, viene concepita e realizzata sotto la direzione di specialisti olandesi, tenendo conto della diversità dei colori e del momento di fioritura delle oltre 400 varietà di bulbi utilizzati, per creare un percorso di armonie che riempie gli occhi e il cuore.Oltre ai tulipani, i numerosi amanti della natura possono ammirare anche giacinti, narcisi e altri fiori primaverili, per un totale di 1 milione di bulbi piantati a mano dall’équipe di giardinieri.In questo contesto idilliaco, non passa certo inosservato l’affascinante castello in Stile Rinascimento Fiammingo che ci fa assaporare il fascino della storia.Questo edificio ha origini medievali: fu il suo primo Signore, Almaric de Bigard, a farlo edificare verso il 1110. Da allora il castello ha conosciuto ben 40 proprietari, ma fu il conte Ferdinand de Boisschot nel XVII secolo a lasciare un’impronta decisiva alla struttura, con l’ampliamento degli edifici esistenti e la costruzione dei nuovi, fra cui la Cappella del 1640.Dalla metà del XVIII secolo, tuttavia, il Castello subì un incessante degrado che lo portò a una condizione di mutilazione che solo la perseveranza di Raymond Pelgrims de Bigard, suo proprietario nel 1902, riuscì a riportare allo splendore di un tempo.Il Festival Floralia è oggi oltre ad un evento eccezionale anche un’importante risorsa che contribuisce al mantenimento e al restauro di questo patrimonio: motivo in più per pianificare senza esitazione una visita a quello che si può definire il piccolo Keukenhof del Belgio!