I VIP (Very Italian People) del Belgio: Francesca

Come ti chiami e quanti anni hai?

La nostra VIP Francesca

Mi chiamo Francesca e ho 40 anni

Di dove?

Abruzzese d’Appennino

Raccontaci di te

Dopo un ventennio trascorso a pendolare lungo la Via Emilia per motivi di studio, sentimentali e professionali, nel 2017 ho ricevuto un’offerta di lavoro irresistibile da Bruxelles, una città che già conoscevo e apprezzavo… ed eccomi qui, con famiglia al seguito!

Da questa foto si vede che Francesca è una buongustaia, vediamo cosa ci consiglia!

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

Non posso dire di conoscere ancora bene tutto il Belgio, quindi la mia esperienza si riferisce alla regione di Bruxelles a cui riconosco un’assoluta accessibilità in senso lato. C’è un verbo francese, approcher, che viene dal tardo-latino appropriare, derivato di prope, «vicino». Ecco per me il Belgio si lascia avvicinare, ti consente l’accesso

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

Confesso che non ho ancora fatto del tutto pace con le tempeste di vento: esci per pranzo e rientri in ufficio coi mozziconi di sigaretta tra i capelli!

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

Una vista di Ypres, una città ricca di storia. Francesca ci consiglia di visitare questa zona delle Fiandre per scoprire i cimiteri della Prima Guerra Mondiale.

Sono molto affascinata dai piccoli cimiteri militari risalenti alla Prima Guerra Mondiale, nella zona di Ypres, dove se ne trovano circa 150. Oltre al monumentale Tyne Cot, ce ne sono di minuscoli, più nascosti, raggiungibili solo a piedi seguendo sentieri che attraversano le foreste di Palingbeek, ad esempio. Sono posti silenziosi che nessuno visita, ma che sanno restituire l’assurdità della guerra nella sua interezza.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

A Bruxelles amo molto curiosare tra la chincaglieria in vendita in Place Di Jeu De Balle, un posto zeppo di ninnoli appariscenti ma di poco valore che mi ha sempre ispirato.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

Ho un legame molto speciale con la Sardegna per motivi familiari e devo dire che ormai da 4 anni il mio « rifugio gastronomico in città » è il delizioso ristorante Dai Sardi e la loro rivendita di prodotti tipici. Al di fuori di Bruxelles, il mio spacciatore preferito è il signor Gambardella di Peppe’s Wine Cellar a Gand.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

La cioccolata! Trovo che quella belga abbia una struttura impareggiabile e finissima. E visto che è possibile trovare una così ampia varietà di nuovi, fantastici sapori e combinazioni… chi siamo noi per tirarci indietro?

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Oltre alle città d’arte, suggerirei di avventurarsi alla scoperta della pesca dei gamberetti a cavallo nelle Fiandre (possenti cavalli brabantini che trainano reti pesanti nelle secche del mare per catturare gamberetti) e la pista ciclabile sull’acqua a Bokrijk (il design della passerella fa in modo che l’acqua sia a filo del muro di cemento, offrendo ai ciclisti uno sguardo del lago ad altezza degli occhi, come se fossero al suo interno).

Grazie Francesca! Ci hai dato degli spunti molto interessanti!

Per quanto riguarda la pesca dei gamberetti a cavallo, la nostra guida Francesco ha girato un video mostrandoci questa tradizione secolare, clicca qui per poterlo vedere.

I VIP (Very Italian People) del Belgio: Davide

Il nostro VIP Davide

Come ti chiami e quanti anni hai?

Mi chiamo Davide Buldrini e ho 46 anni

Di dove sei?

Di Trento e Bologna

Raccontaci di te

La prima volta che sono venuto a Bruxelles è stato per lavoro nel 2002. Gestivo i fondi europei per la ricerca all’Università di Trento. Mi si aprì un mondo a livello professionale, dunque nel 2013 mi sono trasferito sempre per lavoro, alla commissione Europea. Nel 2014 mi ha raggiunto la mia famiglia (mia moglie e i miei due bambini).

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

A Bruxelles sicuramente la multiculturalità. Per me è un valore importante poter incontrare e interagire con persone con radici culturali diverse dalle mie e poter crescere i miei figli in un ambiente vario e stimolante da questo punto di vista. Poi Bruxelles è anche piena di eventi culturali interessanti. Del Belgio in generale amo lo spirito liberale che in Italia manca molto, e anche l’atteggiamento rilassato. Il Belgio è anche molto bello dal punto di vista storico, qui sono successe un sacco di cose e geograficamente è vicino a tutto. Nello specifico la birra belga è la migliore del mondo non c’è davvero partita.

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

La cosa più strana è il fatto che non ci sono le precedenze agli incroci per cui ovunque tranne in autostrada chi arriva da destra ha la precedenza. Molto pericoloso se non lo si capisce in fretta.

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

La forêt de Soignes, subito fuori Bruxelles è meravigliosa e le mie città preferite dopo Bruxelles sono Anversa e Bruges. Anche Mechelen non è male perché c’è il Birrificio Het Anker la cui birra è buonissima. In generale del Belgio amo gli spazi ampi e la luce bassa all’orizzonte che si spegne molto più lentamente che in Italia…d’estate c’è luce ben oltre le 22 e mi piace tantissimo.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

L’Archiduc, uno dei luogo preferiti da Davide.

Il posto del mio cuore è Place S. Catherine a Bruxelles perché è dove ho passato bellissimi momenti e serate. Lì mi sento a casa. Anche rue Dansaert con L’Archiduc, e il Brussels Beer Project. Mi piace tantissimo andare ai concerti all’Ancienne Belgique, al Botanique e al VK. Sale per concerti rock come queste tre che ho nominato in Italia sono un sogno. Tutte e tre insieme hanno una programmazione spettacolare, al VK suonano tantissimi gruppi italiani, ci ho visto Max Gazzè (che è nato a Bruxelles) e anche i Subsonica. Vado spesso anche al Parvis de Saint Gilles e mi piace la zona del Cimitière d’Ixelles. Poi frequento spesso le chiusure dei mercati all’ora dell’aperitivo soprattutto al Marché du Châtelain e a Place des Chausseurs Ardennais.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

L’Italia in Belgio è ovunque. Si sente parlare italiano per strada in continuazione…l’Italia è soprattutto quando vai fuori con gli amici e scegli dove andare a mangiare perché noi siamo molto attenti a mangiare bene. Spesso con gli italiani mi trovo a scegliere ristoranti mediorientali che qui a Bruxelles sono ottimi.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

La Blanche de Namur, una delle birre consigliate da Davide

Il Belgio è la Birra. Con la B maiuscola. Tutte le birre belghe sono riconoscibilissime, hanno tutte molto carattere e un sapore deciso. Sono più alcoliche delle altre. E insomma sono BUONISSIME. Io ho scoperto qui la Geuze-Lambic tipica della zona del Pajottenland che comprende un pezzo di Bruxelles. È una birra senza lievito, fermenta coi batteri dell’aria ed è acida da matti ma è buonissima. Di questo tipo di birra la più buona è la Cantillon e fra le birre “consumer” direi la Mort Subite. Tra le birre bianche la Regina è la Blanche de Namur, una birra che d’estate è dissetante e apparentemente leggera ma che conserva un carattere deciso. Tra la trappiste svetta la Westvleteren eletta per vari anni la miglior birra al mondo e tra le birre nuove direi la Delta del Brussels Beer Project, una IPA dal gusto moderno.

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Che dire…il mio consiglio è di lasciarsi un po’ trasportare da quello che il Belgio offre…magari non è un paese così caloroso e spettacolare come l’Italia ma ha molto di nascosto da scoprire. Io stesso dopo 7 anni ho scoperto a pochi chilometri da casa il museo Folon che è meraviglioso…e poi direi di apprezzare la tranquillità dei belgi e la loro affabilità.

Grazie Davide! La tua intervista ci ha fatto venire sete 🙂

Per altri consigli sulla birra a Bruxelles e nelle Fiandre scarica qui la guida di VisitFlanders mentre per la Vallonia clicca qui.

Una meraviglia dell’architettura barocca

Questa splendida chiesa, oggi dedicata a San Carlo Borromeo, fu eretta dai gesuiti nel XVII secolo ad Anversa. La torre e la facciata dell’edificio sono dei veri capolavori dell’architettura barocca nei quali troviamo lo zampino di Rubens, fresco di ritorno dal suo viaggio in Italia.Anche l’interno della chiesa è da non perdere, in quanto si tratta di un trionfo dell’arte del suo tempo. Pensate che esiste un ingegnoso meccanismo al di sopra dell’altare principale che permette di alternare le opere.Per i nostri amici di Roma: vi ricorda qualcosa? L’architettura è ispirata alla Chiesa del Gesù di Roma.

I VIP (Very Italian People) del Belgio: Fiorenza

La VIP della settimana è Fiorenza! Il suo entuasiasmo è contagioso, propro quello che ci serve per iniziare bene la settimana!

La nostra VIP Fiorenza a Mechelen

Come ti chiami e quanti anni hai?

Mi chiamo Fiorenza Provenzano e ho 31 anni                                                                              

Di dove sei?

Torino

Raccontaci di te…

Originaria di Torino, ho avuto la grande fortuna di crescere con la famiglia in posti stupendi nel mondo (Egitto, Arabia Saudita). Sono venuta in Belgio per le opportunità di crescita professionale che questo paese può offrire a tutti i giovani. Ho lavorato per tutta la prima parte della mia carriera in Italia, dove mi sono sempre trovata benissimo con la realtà in cui lavoravo (sono un giovane avvocato, « Legal Counsel »). Il nostro paese, però, per quanto straordinario sia sotto tantissimi punti di vista, non offre per tanti giovani come me la quantità e qualità di sbocchi e opportunità di crescita internazionale come quelle che ho potuto trovare qui. Mi sono trasferita con il mio compagno, Vittorio, Chef anche lui di 31 anni, che ha deciso di seguirmi in questa folle impresa di stabilirci in Belgio e costruire una « nuova » vita per coronare le nostre ambizioni, insieme! Siamo arrivati qui a Bruxelles entrambi con un lavoro e un contratto già firmato dall’Italia. Ci siamo trasferiti in Belgio un anno fa, ovvero poche settimane prima del lockdown: avevamo tante speranze di fare nuovi amici e di visitare l’Europa ma ci siamo trovati confinati in casa senza sapere dove andare a fare la spesa o parcheggiare! Nonostante le sfide del lockdown e le complicazioni del sistemarsi con tutte le varie chiusure, il Belgio ci ha accolti e siamo comunque riusciti ad iniziare la nostra « nuova » vita, meglio di come potevamo immaginarcela: abbiamo splendidi amici e colleghi, una casa che in Italia forse non ci saremmo potuti permettere, una bella macchina, viaggiamo spesso e… dopo 11 mesi sono stata promossa Dirigente mentre Vittorio è Head Chef in uno dei più importanti Hotel in centro città. Insomma: nonostante il Covid-19, il Belgio ci ha accolto a braccia aperte!

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese?

Il Belgio è un polo internazionale dove le opportunità lavorative sono molteplici: si può crescere ed essere valutati per le proprie capacità indipendentemente da tutto il resto, età e genere compresi. Ci sono persone di tutte le culture, si trovano cibi di ogni nazionalità, la birra è favolosa e, nelle giornate di sole, città come Bruges e Anversa o Gent diventano una cartolina che adoriamo andare subito ad ammirare! (con birra, ovviamente :))

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio?

Non mi aspettavo così tanta diversità culturale e linguistica all’interno dello stesso paese: da nord a sud sembra di cambiare paese! Dalla costa di Ostenda alle Ardenne cambiano i paesaggi, le lingue, le inflessioni! Inoltre, non mi aspettavo così tanto turismo estivo sulla costa, che in estate si trasforma completamente. Qui in Belgio certamente sanno sfruttare benissimo tutto ciò che hanno!

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio?

Le stradine di Bruges sono un incanto: ci si sente fuori dal mondo ed ogni stagione offre uno scorcio unico. D’estate è favoloso bere una birra locale lungo le terrazze nei canali. In autunno la città prende i colori delle foglie autunnali e si possono gustare waffles e cioccolate calde. Sotto natale la città sembra un presepe grazie alle sue mille luci. Andare a Bruges per noi è come entrare in una cartolina e ogni volta ne scopriamo una parte sempre nuova!

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

La Grand-Place d’estate, non ci si stanca mai di ammirarla e di contemplare le sue mille decorazioni. Mi piace soffermarmi d’estate a pranzare, in una bella giornata di sole, nei ristoranti con dehors all’aperto, e semplicemente godermi la piazza nella sua bellezza e nel suo stupendo e ricchissimo patrimonio artistico.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

In alcuni negozi alimentari che vendono i nostri prodotti: una pizzeria fidata (Regina) che secondo noi ha la miglior pizza di Bruxelles (lo so, è un dibattito acceso tra noi italiani in Belgio!) così come la pasticceria Siciliana da Giovanni – basta un profumo, un sapore, e ci si sente subito a casa 🙂 

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio?

La carbonade flamande, che si può gustare al ristorante Fin de Siècle, in centro. È meravigliosamente cremosa, speziata al punto giusto, accompagnata sempre dal loro pasticcio di patate « home made ». Meraviglioso!

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Bruxelles merita una visita unica e dedicata di al meno due giorni, per poterne veramente cogliere l’essenza. In seguito non si possono non vedere Anversa, Gent e Bruges. Ogni stagione sarà il panorama ideale per poterle visitare. Ci sono delle magnifiche chicche (più difficili da raggiungere ma uniche) come Durby, nelle Ardenne, da visitare anche per comprare della marmellata locale. Optate sempre per una buona birra e un waffle, e non sbaglierete mai!

Grazie Fiorenza! Non ci resta che ringraziarti per questa bella intervista ed augurarti una buona continuazione in questo splendido paese.

I VIP (Very Italian People) del Belgio: Filippo

Una bellissima foto scattata da Fiilippo al Museo Magritte. Si tratta del profilo dell’artista.

Come ti chiami?

Filippo

Di dove sei?

Sono di Pisa, ma di origine e cuore salentino…

Raccontaci di te

A Bruxelles dal 2012. Sono “scappato” dall’Italia per mancanza di lavoro e prospettive. In Italia lavoravo all’Università di Pisa come archeologo. Sono arrivato a Bruxelles a 36 anni.

Mentre lavoravo come barista e insegnante privato d’italiano, ho fatto dei nuovi studi. Ho così potuto cambiare completamente lavoro senza rimpianti : dal 2014 sono bibliotecario in una biblioteca pubblica e insegno ai futuri bibliotecari. E adoro questo nuovo lavoro…

Abito a Saint-Josse-ten-Noode. Faccio spesso la spola con Charleroi dove abita la mia compagna (belga, di origine italiane…).

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese ?

La multiculturalità e lo spirito internazionale di Bruxelles. Non mi sono mai sentito uno straniero. Il comune dove abito per esempio, ha una superficie di 1 km quadrato : ci sono più di 160 nazionalità rappresentate. Bruxelles è unica da questo punto di vista.

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio ?

Mi fa spesso sorridere che i lavori pubblici in una strada sembrano quelli di un piccolo villaggio sperduto del sud Italia …. nessun cartello, spesso nessuna misura di sicurezza e spesso … stessi tempi di realizzazione….

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio ?

Bruxelles resta per me la città più bella del Belgio. La più internazionale e quella che offre di più dal punto di vista culturale. Musei, parchi, quartieri differenti e ognuno con la sua anima. Poche fermate di metro bastano a cambiare universo e atmosfera.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles ?

Una foto scattata da Filippo nella sua amata Square Ambiorix

Adoro Square Ambiorix e il suo proseguimento (Square Marie-Louise), la sua atmosfera e la sua calma. Ho passato in questa piazza i miei primi giorni, le prime riflessioni e le prime paure/emozioni/dubbi/gioie della mia nuova vita belga. Molti ricordi legati quindi sono legati a questo luogo. Ma al di là di questo, lo trovo un luogo tipico della Bruxelles che mi piace : la mattina troverete sempre delle persone anziane di origine turca che giocano a carte sulle panchine (spesso animosamente…). Aria di villaggio… a qualche metro dalla Commissione Europea, a qualche metro da un quartiere popolare, il tutto ornato da natura urbana e magnifiche case Art Nouveau.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio ?

Quando ho nostalgia di casa “italiana” …. o prendo un aereo o parlo con i miei amici italiani al telefono. Ma la nostalgia è rara e mai triste. Bruxelles è la mia nuova casa. L’Italia resta la mia anima e… il mio luogo di vacanza!

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio ?

Se fatte bene… le croquettes aux crevettes grises sono molto buone e sfiziose. Crocchette ripiene di gamberetti grigi (provenienti dalla costa belga, piccoli, buonissimi), servite con del prezzemolo fritto e un’ottima birra belga (una Chouffe? la scelta è infinita…).

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Prima cosa importante : non vi fermate alle poche (bellissime) cose che riuscirete a vedere se passerete qui solo un week-end. Bruxelles è bella da vivere (anche e soprattutto) al di là dei circuiti turistici.

Seconda cosa importante : lasciate perdere il luogo comune che vuole il Belgio come il regno della pioggia… mille cose da vedere e mille culture da incontrare. Spesso sotto il sole!! E se a volte piove … chi se ne frega! La vita è belga!

Grazie mille Filippo, speriamo di vederti presto per condividere un buon piatto di croquettes aux crevettes in compagnia 🙂

San Valentino è alle porte…

San Valentino è alle porte e noi lo festeggiamo con un nuovo video girato appositamente per voi a Concept Chocolate!In molti ci avete chiesto questo soggetto…et voilà! In questa puntata speciale le nostre guide provano nuovi sapori e e si cimentano in nuove creazioni…riusciranno a farvi venire l’acquolina in bocca? Buona visione!

#chocolate #cioccolato #chocolat #brussels #bruxelles #belgio

I VIP (Very Italian People) del Belgio: Claudia

La nostra VIP Claudia al Parc du Cinquantenaire (Bruxelles)

Come ti chiami e quanti anni hai?

Mi chiamo Claudia e ho 36 anni

Di dove sei?

Roma

Raccontaci di te…

Sono arrivata qui con il mio ragazzo nel 2013 per fare un’esperienza lavorativa all’estero. Avevamo un trolley per uno e ci siamo sistemati in un monolocale piccolissimo a Sainte Catherine, zona perfetta per scoprire la città. Ci siamo ambientati ed allargati… otto anni dopo siamo ancora a Bruxelles, con nostro figlio ed un cane!

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese ?

Un paese piccolo ma dove si vive bene, le persone sono simpatiche e ti fanno sentire subito ben accolto. Abbiamo sia amici belgi che stranieri; trovo i belgi persone aperte ed alla mano. Inoltre in tempi normali è facile viaggiare in altri paesi europei (e non) grazie agli ottimi collegamenti, come il treno Parigi-Bruxelles-Amsterdam-Londra.

Qual è la cosa più divertente, più strana o che meno ti aspettavi del Belgio ?

I belgi amano le cose bizzarre: mercatini con oggetti fuori dal comune e di seconda mano, i « vide greniers » di « bric-à-brac », ristoranti e bar con arredamento eclettico, arte eccentrica… mi piacciono queste stranezze!

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio ? 

Le Ardenne sono una bella zona da visitare, il paesino di Durbuy in particolare è molto carino. Sembra uscito da una cartone Disney, con le mura, il fiume che attraversa la città, piccole brasseries e negozietti di artigianato. Sono anche andata recentemente a visitare la spiaggia di Knokke in inverno e mi è piaciuta, non me l’aspettavo. È molto ampia e frequentata senza per questo essere affollata, ed ho visto che è possibile fare delle passeggiate a cavallo. Fa freddo, ma è il fascino del Mare del Nord.

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles ?

Mi piace il quartiere del Sablon, è bellissimo passeggiare tra le viuzze di vecchie case un po’ storte che si alternano a vetrine di cioccolatini succulenti, antiquari e boutiques di moda vintage. Un quartiere sorprendente dov’è gradevole perdere tempo.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio ?

Ritrovo un po’ d’Italia andando a fare due chiacchiere a La Piola Libri, Rue Franklin. Spesso ci sono presentazioni di autori, giornalisti o musicisti italiani ed è bello ritrovarsi con la comunità italiana di Bruxelles. L’aperitivo alla Piola mi ricorda alcuni locali di Roma.

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio ?

Non c’è tantissima scelta in quanto a piatti tipici rispetto alla varietà alla quale siamo abituati con la cucina italiana. Mi piacciono le scorpacciate di frutti di mare che si possono trovare dagli « écaillers »!

Dai uno o più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Un paese alquanto strano che necessita di tempo per essere compreso, ma è divertente per un week-end. Da non perdere le bellezze art nouveau/art déco ed in estate i numerosi festival di musica all’aperto.

Grazie mille Claudia! Non vediamo l’ora di fare un aperitivo a La Piola Libri insieme a te 🙂

Un po’ di Italia al MAS di Anversa

Ad Anversa, città con poco di più di mezzo milione di abitanti, l’identità cittadina è profondamente legata alla presenza del porto. Sebbene non si tratti di un “porto di mare” in senso letterale, in quanto porto di fiume, lo è invece in senso figurato: nel corso dei secoli si sono insediate comunità di diverse nazionalità. Pensate che nel XVI secolo questa multiculturalità viene evidenziata e valorizzata da Ludovico Guicciardini: perché gli forestieri in effetto hanno più libertà in Anversa e per tutti questi Paesi Bassi che in qualsivoglia altra parte del mondo[1]. Tra questi forestieri compaiono anche gli italiani.

La presenza della cultura italiana la si può ritrovare nei famosi medaglioni di Tom Hautekiet e Tom Lanoye. Avete mai visitato il MAS, ovvero il Museum Aan de Stroom?

Il centro città di Anversa visto dal Mas

Si tratta di una ricca collezione che attraverso un approccio tematico mostra i legami che Anversa ha stretto con il resto del mondo. Il MAS ti permette di viaggiare…rimanendo ad Anversa. Ed è anche la porta d’accesso per uno dei paesaggi più belli del Belgio. È possibile accedere al decimo piano dell’edificio per osservare una vista mozzafiato a 360° sulla città[2].

Non vi preoccupate: il museo è fornito di scale mobili ed ascensori! Dalla terrazza è possibile ammirare lo skyline del centro città, osservare gli edifici del quartiere circostante e perfino scorgere la cupola della stazione centrale.

I medaglioni di Tom Hautekiet e Tom Lanoye

All’interno del MAS, abbassando lo sguardo, potete notare sul pavimento della galleria alcuni medaglioni rappresentanti un testo su tracciato circolare e la pianta di una città. Si tratta del disegno del progetto urbanistico di Palmanova, in Friuli-Venezia-Giulia, considerata città ideale rinascimentale e per questo scelta dal disegnatore grafico Tom Hautekiet [3]. Lo scrittore Tom Lanoye ha aggiunto intorno all’immagine il testo “Waar water waakt en wat er waard was later werd bewaard als”. In italiano si potrebbe tradurre letteralmente come segue: “Dove l’acqua veglia e ciò che di valore là c’era fu in seguito conservato come”[4]Si tratta di un breve poema composto da sessanta caratteri dedicato all’acqua, alla città e ai suoi abitanti. Considerando la forma circolare, ogni parola del testo può essere inizio e fine[5].

Non vogliamo svelarvi le altre curiosità del museo. Vi invitiamo piuttosto a recarvi di persona.


[1] Ludovico Guicciardini. Descrizione dei Paesi Bassi. 2014. Universitalia. Pag. 139

[2] Per le informazioni riguardanti l’accesso, gli orari e le prenotazioni, consultare il seguente link: https://www.mas.be/en/coronavirus

[3] MAS.La guía.2011. BAI Books.

[4] Nostra traduzione.

[5] MAS. La guía. 2011. BAI Books.

I VIP (Very Italian People) del Belgio: Simonetta

Come ti chiami e quanti anni hai?

Simonetta, più di 40 meno di 50 😉

La nostra VIP Simonetta

Da dove vieni?

Sono veneta. Sono nata a Treviso e risiedo in un paese della cintura urbana. Treviso non è molto grande, ma è una città molto bella e sconosciuta ai più (proprio come Bruxelles)

Raccontaci di te

Sono arrivata in Belgio nel 2014 seguendo mio marito che lavora per le istituzioni europee. Sono laureata in Biologia, ma dopo aver fatto la biologa per un po’, da brava veneta, mi sono lanciata nel mondo dell’imprenditoria. Ho ancora una partecipazione nell’azienda in Italia, ma ormai la mia occupazione è seguire i miei due figli e studiare più lingue possibile. A Bruxelles è pieno di accademie dove imparare qualsiasi lingua ed essendo una città cosmopolita è pure facile fare pratica. Al momento, dopo aver imparato il francese, mi sto cimentando con l’olandese.

Qual è per te l’aspetto più bello di questo paese? 

Come già detto mi piace il fatto che è facile incontrare persone che vengono da ogni parte del mondo. È davvero un porto di mare (almeno Bruxelles)!! Un’altra cosa che apprezzo molto è il fatto che tutto è molto easy-going. Ognuno fa quello che gli pare e la cosa non interessa a nessuno. Puoi tranquillamente uscire in pigiama e ciabatte per andare a fare la spesa e nessuno si scompone per questo. Un’altra cosa che mi piace molto è la quantità di spazi verdi. La campagna è bellissima e pure in città ci sono dei parchi enormi, oltre alla Forêt de Soignes che è a due passi da casa. Mi capita spesso di vedere le volpi passeggiare davanti a casa mia. E dulcis in fundo la commistione di culture fa sì che ci siano cucine e ristoranti di ogni tipo da provare.

Qual è il tuo luogo preferito in Belgio? 

Ce ne sono tanti. In questo momento di pandemia apprezzo molto la natura. Vado a fare lunghe camminate nella foresta o negli innumerevoli e incantevoli percorsi che si possono fare a piedi o in bici sia nelle Fiandre che in Vallonia. Per quanto riguarda le città nelle Fiandre mi piace molto Gent (meno conosciuta di Bruges e per questo meno affollata), i miei posti preferiti in Vallonia al momento sono due: l’Abbazia di Villers-la-Ville e Dinant (dove c’è pure un’osteria che si chiama “Piave”) … ma ho ancora tantissimo da visitare.

Una visita in famiglia all’Abbazia di Villers-la-Ville

Qual è il tuo luogo preferito a Bruxelles?

La Grand-Place di Bruxelles è sicuramente un posto magico, soprattutto a Natale. I giochi di luce sono spettacolari. E poi i Musei Reali sono stati una vera sorpresa, io mica lo sapevo che « La morte di Marat » di David si trovasse a Bruxelles. Per quanto riguarda i bar adoro la zona di Place Sainte Catherine o le Halles de Saint-Géry.

Nostalgia di casa: dove trovi un po’ d’Italia in Belgio?

È difficile sentire nostalgia di casa in Belgio. Come ti giri c’è qualcuno che parla italiano. Anche il clima negli ultimi anni è notevolmente migliorato, l’anno scorso, per esempio, abbiamo avuto una primavera e un’estate magnifiche. Certo manca la famiglia, mancano le cassiere gentili del supermercato (qui sono molto più « rudi » coi clienti) e manca il bidet… ma ho appena comprato casa e me ne sono fatta installare ben 2!!!

Lato gastronomia: qual è la tua birra, golosità o il tuo piatto preferito in Belgio? 

Non mi piace la birra… per nulla, ma qui ho iniziato a berne una che tutti gli amici italiani quando l’assaggiano pensano sia andata a male e fanno delle facce sconcertate. Adoro la Geuze Lambic (forse perché non sa da birra?); è una birra a fermentazione spontanea prodotta mescolando un Lambic giovane ad almeno un altro più vecchio. La trovo dissetante e rinfrescante. Da provare!

Dai uno più consigli a chi volesse visitare il Belgio

Il Belgio non l’avevo considerato prima di venire a viverci. Invece mi ha stupito positivamente. Ci sono degli angoli meravigliosi nascosti un po’ in tutte le regioni. Oltre alla classica visita delle città consiglio di immergersi nella vita culturale che è vivissima. Pandemia a parte, si respira un po’ l’aria di Londra o Berlino di qualche anno fa.

Grazie Simonetta! Speriamo di incontrarti presto per berci una geuze insieme!

Il Monastero di Villers-la-Ville

A guardare queste suggestive immagini ci si crederebbe in qualche angolo sperduto della Scozia o in un romanzo di Ken Follet, eppure siamo a pochi chilometri da Bruxelles! Benvenuti alle rovine del MONASTERO DI VILLERS-LA-VILLE.Fate un tuffo nella storia e seguite Raffaela alla scoperta di questo gioiello del patrimonio del Belgio, fra antiche pietre, scorci paesaggistici e persino opere d’arte contemporanee!

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